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Viaggio al confine del sistema solare

di Marco Torre

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17 OTTOBRE 2008

Grazie alle sonde interplanetarie iniziamo a conoscere sufficientemente bene il nostro sistema solare. Anche negli ultimi giorni infatti, sono arrivate a Terra straordinarie immagini di Saturno e Mercurio. Domenica 19 ottobre parte Ibex, l'esploratore dello spazio profondo.

La misteriosa eliopausa
Grazie alle sonde interplanetarie iniziamo a conoscere sufficientemente bene il nostro sistema solare. Anche negli ultimi giorni infatti, sono arrivate a Terra straordinarie immagini di Saturno e Mercurio. Domenica 19 ottobre parte Ibex, l'esploratore dello spazio profondo. Al momento è quasi del tutto sconosciuta l'area che fa da confine tra il sistema solare e lo spazio intergalattico. Con Ibex , il piccolo satellite della Nasa che parte domenica si vuole proprio studiare il "guscio" che separa lo spazio interno - che giunge poco oltre Plutone a circa 10-11 miliardi di chilometri ed è chiamato eliosfera - da quello esterno, dove vi è un brulicare di radiazioni provenienti dalle più diverse fonti, quali stelle esplose, buchi neri e radiazioni stellari. Il confine è segnato dalla perdita di forza del vento solare, composto da particelle cariche elettricamente, sulla quale prendono sopravvento le forze delle particelle che giungono dallo spazio esterno.

Il pioniere Voyager
Al momento solo una sonda, la Voyager 1, lanciata dalla Nasa negli anni Settanta, ha raggiunto quel confine estremo del sistema solare. La sonda ha registrato un forte aumento delle radiazioni galattiche, ma sono informazioni insufficienti per avere un quadro completo della situazione. Ibex, non andrà così lontano, ci vorrebbero decenni, ma entrerà in orbita terrestre a circa 360mila chilometri dal nostro pianeta da lì punterà i suoi strumenti per rilevare in tutte le direzioni ciò che avviene ai confini del sistema solare.

Pericolo per gli astronauti
Conoscere cosa succede all'eliopausa ha un valore scientifico importante, ma anche uno pratico. Quando la forza del vento solare ad esempio, diminuisce, come sta avvenendo quest'anno, le radiazioni cosmiche giungono con maggiore intensità vicino alla Terra e se non c'è da temere per la vita sul nostro pianeta, perché circondato da un campo magnetico e da un'atmosfera, la situazione potrebbe essere pericolosa per eventuali astronauti presenti sulla Luna o in viaggio verso Marte. Le ridotte dimensioni del satellite, che è costato 134 milioni di dollari, permettono un lancio insolito. Sarà portato in quota da un aereo Lockheed L-1011 della Nasa e lanciato oltre l'atmosfera su un razzo Pegasus.

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